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Guida autonoma e auto del futuro: i consumatori si fidano davvero?

I dati di una recente ricerca sono incoraggianti, ma mancano ancora alcuni punti

Il progresso, l’innovazione tecnologica si spostano su strada per conquistare anche il settore automobilistico. E’ da qui che è iniziata, molto tempo fa, l’esperienza della guida autonoma, un sistema complesso che vuole portare le auto moderne ad assumere totale controllo dei comandi. Una macchina può, e potrà, svolgere quindi i compiti del guidatore, in modo da permettere gli spostamenti da un punto all’altro. Il tutto, senza dover richiedere la guida manuale dei passeggeri, che potranno così godersi completamente il viaggio.

Ma dopo i numerosi test che sono stati effettuati nei mesi scorsi, dopo gli incidenti e i casi di cronaca che hanno fatto storcere il naso, viene spontanea una riflessione. Noi consumatori provenienti da ogni parte del mondo, siamo davvero pronti a fidarci della guida autonoma? Una recente ricerca ci fa ben sperare sul futuro: vediamo perché!

Ricerche di mercato sulla guida autonoma

L’analisi sul mercato attuale è stata fatta da uno dei leader mondiali nella simulazione ingegneristica: Ansys. Per partire con il proprio studio è stato preso un campione di più di 22mila adulti che vivono in 18 diversi Paesi. Sono stati intervistati, ed è stato chiesto loro quanto ritengano sicure le auto con sistema di guida autonoma. A sorpresa, è emerso che il 70% sostiene che le macchine siano più sicure e competenti nel muoversi in autonomia, rispetto ai guidatori umani.

Tale dato lascia ben sperare quindi per il livello di fiducia e sicurezza che si andrà a ottenere da qui al prossimo decennio. Ad avere massima fiducia sono gli asiatici, in particolare giapponesi e cinesi, da sempre noti per avere un piglio estremamente “futurista”. E circa il 90% degli intervistati “giovani” (età compresa tra i 18 e 34 anni) si sono dichiarati pronti a salire su un’auto elettrica di casa Tesla.

Chiaramente c’è ancora molto lavoro da fare, ma l’obiettivo deve essere solo uno. Le case produttrici devono dimostrare che la tecnologia usata per equipaggiare le proprie auto sia più sicura e affidabile degli umani.

La curiosità batte la paura?

I dati parlano chiaro e ci dicono che eventuali guasti tecnologici fanno meno paura rispetto all’alto livello di curiosità che si ha in merito a questa tematica. Resta però un dato importante, quello dei cosiddetti scettici, che restano pari al 59% delle persone intervistate. Ma perché?

La guida autonoma deve essere considerata in modo globale, non solo da applicare alle auto di uso privato. Si parla anche dell’ipotesi di applicarla per il movimento di treni, aerei e quindi dei mezzi di trasporto pubblici. Ed è proprio per questo che aumenta il dubbio: un grande numero di persone non vede ancora di buon occhio l’uso del sistema automatico di guida per mezzi grandi e complessi.

Per fare in modo che diventi una realtà commerciale bisogna riuscire a realizzare la sfida più ostica: convincere i consumatori che il sistema si affidi su algoritmi che sanno essere impeccabili. Ma questi dati si ottengono solo con tanti e costanti test, da affiancare alle simulazioni che si svolgono su strada.

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